Curiosità a tema..Disney e non solo: Cenerentola

Oggi parliamo di Cenerentola...

La fiaba di Cenerentola ha origini molto antiche, è stata raccontata in piu di 300 varianti ma la prima versione è senz'altro quella che nasce nell'antica Cina, questo spiega la particolarità principale della storia, i piedi molto piccoli della protagonista, notoriamente segno di nobiltà e distinzione nella cultura cinese. 


In effetti, la versione cinese enfatizzava il fatto che Cenerentola (chiamata Yen-Shen) avesse "i piedi più piccoli del regno"

Nelle versioni occidentali e successive, che hanno perso questa premessa, è perciò abbastanza oscuro il motivo per cui il principe si aspetti che una sola ragazza nel regno sia in grado di indossare la scarpina ritrovata. 








 

 
Helene Stanley, modella in rotocalco di Cenerentola, fu usata da Walt Disney anche per ispirare la Principessa Aurora e Anita Radcliffe de "La Carica dei 101", ma anche la buffa sorellastra Anastasia Tremaine 


Direi che, esclusa la buffa sorellastra di Cenerentola, le altre tre bellezze si somigliano tutte in effetti!
 
 
 
 
 
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Che la scarpetta di Cenerentola fosse di cristallo è vero solo nella versione di Perrault e in quelle derivate (per esempio nella Cenerentola di Disney), e la variante pare originata da un equivoco di traduzioni. Infatti tra i due nomi francesi con lo stesso suono "vair" (il vaio, piccolo roditore simile all'ermellino, della cui pelliccia era rivestita in versioni precedenti della fiaba la scarpina) e "verre" (vetro) la somiglianza di pronuncia è davvero tanta. Invece,nella variante dei fratelli Grimm, si trattava di una scarpetta d'oro.




Cenerentola è molto famosa per il suo abito da ballo, si tratta di quello regalatole dalla Fata Smemorina. Bianco e argentato, l'abito è caratterizzato dal suo scintillio ed è accompagnato dalle famose scarpette di cristallo. Questo vestito è stato a volte ricolorato e reso azzurro, il colore con cui Cenerentola viene oggi raffigurata.

Nell'abito di Cenerentola possiamo notare delle analogie con la moda Ottocentesca. Sembra infatti che, pur se romanzato e "cartonizzato" l'abito di Cenerentola abbia una sorta di sellino, sopra la stoffa anziché sotto le sottogonne come si portava realmente nel XIX secolo. Infatti i classici abiti Ottocenteschi sono caratterizzati da un corsetto che stringe molto il punto vita ma non scollato e con un’armatura a gabbia per la gonna per renderla molto voluminosa, tutte caratteristiche appartenenti all'abito di Cenerentola.

Per quanto riguarda l'acconciatura invece si torna, come per Biancaneve, agli anni in cui è stato realizzato il film uscito nel 1950, ritroviamo quindi una classica acconciatura da sera tipica degli anni '40, inizio '50 
 
 



La versione italiana di Cenerentola (1950) è l'unica in cui nella narrazione iniziale si specifica che "Cenerentola" (Cinderella) è un nomignolo della protagonista. In tutte le altre traduzioni e nella versione originale , molto frettolosamente, Cinderella è semplicemente il nome proprio della protagonista.



La nostra bella principessa è conosciuta col nome di "Cenerentola", e nella fiaba dei fratelli Grimm non si nomina mai il suo nome, ma ci sono molte versioni della storia: In una di queste, quella di Perrault, si chiama Zezolla (diminutivo di Lucrezia) .... 


E inoltre...sapevate che il castello di Cenerentola è stato realizzato prendendo spunto dal Castello di Neuschwanstein realmente esistente... si trova nei pressi di Füssen. È il castello delle favole per eccellenza, che ogni anno attira un milione di visitatori da tutto il mondo e che è rappresentato in innumerevoli quadri, foto, puzzle, calendari e altre illustrazioni. L'hanno persino copiato a "Disneyland". Il castello di Neuschwanstein è uno dei simboli della Baviera. 



Continuiamo con le notizie....

Sapete che...


Uscirono tantissime edizioni di Cenerentola?

La prima tra tutte nel 1992 era la Prima edizione VHS con una versione classica del film senza restauri, nel 1998 la seconda edizione VHS che conteneva una versione restaurata del film, e la Platinum Edition che fu la terza e ultima edizione in VHS nel 2005 insieme alla prima edizione in DVD e il film era restaurato in Digitale.

Finì poi l'epoca delle VHS e arrivarono i DVD, sempre nel 2005 vi fu anche una Platinum Edition che conteneva due DVD del classico Cenerentola e Cenerentola II.

Nel 2006 arrivo una seconda Platinum Edition, una riedizione del DVD precedente in edizione a due dischi. Essa conteneva tutti i contenuti speciali dell'edizione precedente.

La Terza Edizione, la Diamond Edition nel 2012, con nuovi contenuti speciali e anche in versione cofanetto con i 2 sequel. Ed insieme a questa uscita arrivo anche la versione in BluRay.
E infine la Quarta edizione la "I Classici Disney" nel 2015, all'interno della raccolta I Classici Disney include anche i DVD degli altri classici. Questa nuova edizione includerà probabilmente il film in versione completamente restaurata e buona parte dei contenuti speciali della Diamond Edition. 

Voi quale avete?? io avevo la prima edizione VHS, da bambina avro' consumato la videocassetta!!



Parliamo un po' del principe di Cenerentola...
Jeffrey Stone (a destra) fu il modello per il Principe Christopher.

Nel cartone animato Disney al Principe Azzurro vengono dedicate solo tre comparsate. Registi e scrittori hanno affermato che il lavoro fatto sul Principe è stato complesso: sono partiti studiando libri come Meditazioni di Marco Aurelio e Il Principe di Machiavelli, finendo poi per osservare comportamenti e abitudini di molte famiglie reali, tra cui soprattutto quella del Principato di Monaco. Il risultato è l’uomo che tutte le donne vorrebbero: bello, gentile, intelligente, prestante fisicamente, ricco e ha anche un castello... Che volere di piu??


Nello sviluppo della storia il principe‬ fa ben poco! 


Completamente invisibile al di là del suo ruolo risolutivo, praticamente muto per tutto il film, anche lui come Cenerentola‬, proietta ogni sua azione e caratterizzazione sul re (suo padre) e sul Granduca (consigliere del re), altre spalle comiche del film.

Fortunatamente nei sequel, il principe ha modo di farsi conoscere un po' di piu.

Altra piccola curiosità Anni prima dell'uscita del film si stava lavorando ad una silly symphony basata su Cenerentola e in questa occasione le buffe sorellastre avrebbero dovuto chiamarsi Flora‬ e Fauna‬.. chi vi ricordano questi nomi??... le fatine della Bella Addormentata nel bosco!!!



Vi aspettiamo per parlare ancora di altre interessanti notizie....





Fonte: LeprincipesseDisney


Crescere è : Sono connessa alla Terra e all'Universo col Cuore, Amo essere Qui, trovarmi Qui, quando Amo la Terra Amo la mia Bambina Interiore. Ecco: io sono nell'Abbondanza d’Amore, Finanziaria ed Economica. Cosi è! (n.d.r.)©


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Curiosità a tema...Disney e non solo: La bella Addormentata nel bosco + Maleficent

Oggi parliamo di un po' di curiosità ispirate alla fiaba de "La bella Addormentata nel bosco"... 

La fiaba de "La Bella Addormentata nel bosco", originariamente, fu scritta appositamente per iniziare le giovani fanciulle al loro destino. Infatti le piccole nobildonne venivano allontanate spesso dalla casa dei genitori per crescere in corti esterne e per quanto riguarda le "contadinelle" era di norma mandarle a lavorare fuori casa già in giovane età. Ma si parla soprattutto del passaggio dall'infanzia all'adolescenza segnato, all'epoca verso i 14 anni, dal menarca (in parole povere, dall'arrivo del primo ciclo) rappresentato dalla maledizione che affligge Aurora sin dalla nascita e che si compirà con la puntura del dito da parte di un arcolaio (il primo sangue).

Il film uscito nelle sale non ottenne il grande successo di pubblico dei suoi predecessori e fu ritenuto un flop: costato allora l'astronomica cifra di sei milioni di dollari, ne rincassò solo la metà, portando la Disney sull'orlo della bancarotta. 
Il film, venne riscoperto e riabilitato a "grande classico" solo in seguito.

Il nome della mamma di Aurora, nel cartone Disney è sconosciuto, ma noi lo sappiamo, si chiama Regina Leah, il nome è tratto non solo dalla versione originale della fiaba ma anche da una storia a fumetti americana!


Sembrerà strano ma è proprio nel Medioevo, 
infatti, che nasce il concetto “moda”. Quest'ultima si esprimeva in maniera molto semplice: il vestito doveva essere comodo, pratico, durevole e rappresentativo. Per quanto riguarda la moda femminile, gli abiti erano costituiti da tuniche molto svasate, attillate sul busto e morbide sotto. Quest’ultima soluzione slanciava la figura e metteva in evidenza la forma dei fianchi, del ventre e del dorso. Lo scollo era sempre ampio e rotondo, le maniche lunghe e svasate a partire dal gomito per le Nobildonne della Corte e strette ed affusolate per le giovani Dame, come nel caso della nostra Principessa Aurora. 

Maleficent

Nel recente film "Maleficent" la piccola Aurora è interpretata dalla figlioletta della nostra bellissima Malefica, Angelina Jolie.
Infatti Vivienne Pitt è stata scelta non solo per i suoi bellissimi capelli biondi e gli occhi azzurri, ma anche per un motivo assai particolare: era l'unica bambina che non aveva paura di avvicinarsi alla "Signora di ogni Male", proprio perchè, era proprio la sua magnifica mamma!



La musica in sottofondo, quando Aurora, alla fine del film, scende le scale della sala del castello per andare dai suoi genitori, è la Marche Henri IV (inno reale di Enrico IV di Francia) risalente al XVI secolo. Quindi si può presumere che il film Disney sia ambientato nella Francia medievale.

Maleficent 2 - Signora del Male

Maleficent 2: Signora del Male, arriva a cinque anni di distanza dal successo inaspettato, del primo Maleficent: progetto inizialmente curato da Tim Burton, che ha poi ceduto all'ex-scenografo Robert Stromberg, Maleficent incassò nel mondo ben 758 milioni di dollari, a fronte di un costo totale di produzione di 180 milioni; inoltre a esattamente 60 anni dal primo film Disney "La Bella Addormentata nel Bosco", di cui abbiamo già parlato prima...
 
Ma torniamo a Maleficent...
 
Gran parte del successo è dovuto proprio alla protagonista Angelina Jolie, fisicamente molto somigliante alla Malefica, che il compianto artista e animatore, Marc Davis, ideò graficamente nel  film d'animazione "La bella addormentata nel bosco del 1959". 
Pare che Angelina Jolie abbia anche insistito per non perdere le iconiche corna di Malefica del film d'animazione, poiché all'inizio i produttori per esaltare la sua bellezza volevano girare il film riducendo le scene con il famoso costume con le corna... 
Sul fronte opposto troviamo Michelle Pfeiffer, interprete della regina Ingrith (che farà infuriare Malefica scatenando una guerra tra i due mondi), non è estranea al mondo fantasy infatti la ricordiamo in Ladyhawke, Le streghe di Eastwick, Stardust, Batman - Il Ritorno (1992). 
 


Le curiosità non sono finite ... 


Ad esempio nella fiaba originale il nome di Aurora non appartiene alla principessa, ma a sua figlia.





Anche per questo film gli animatori utilizzarono degli attori come riferimento per i movimenti, le pose e le espressioni facciali, le danze e molto altro. L'attrice che interpretò Aurora, Helene Stanley, aveva già fatto da modella anche per Cenerentola, Anastasia Tremaine e Anita Radcliffe.


Secondo Walt Disney, le tre fatine buone che allevano Aurora e vegliano su di lei sarebbero dovute essere gemelle. Ma l'animatore Frank Thomas, che lavorava al progetto, insistette per donare a ciascuna di loro un diverso aspetto e una diversa personalità. Considerato che l'intero film ruota attorno ai loro battibecchi divertenti, si trattò sicuramente di un'ottima scelta!

Rosa o Blu? 

Quando giunse il momento di scegliere il colore del vestito della principessa Aurora, alla presentazione dai suoi genitori, i produttori della Disney proprio non riuscirono a decidere, amando su di lei sia il colore azzurro che il colore rosa.
Per risolvere la questione, decisero di mantenerli entrambi portando sul lungometraggio la trasposizione animata, attraverso la “disputa” tra le fatine Flora e Serenella  nella famosa scena del film in cui creano il vestito per la loro figlioccia, litigando per il colore rosa o blu.
 

Malefica 

Maleficent – Malefica – è l’antagonista principale de La bella addormentata nel bosco, film Disney del 1959. È una fata tanto potente quanto malvagia, assetata di vendetta contro Re Stefano e la Regina Leah, colpevoli di non averla invitata al battesimo della loro primogenita, Aurora. Malefica porterà a termine la sua vendetta maledicendo la piccola con il celebre sortilegio: “Prima che il sole tramonti sul suo sedicesimo compleanno, ella si pungerà il dito con il fuso di un arcolaio e morirà!”.

Il personaggio, nell’originale del 1959, è doppiato da Eleanor Audley. Una vera esperta di “villains”, dato che ha prestato la voce anche alla matrigna di Cenerentola. La voce italiana di Malefica, nel film d’animazione, appartiene a Tina Lattanzi, anche lei esperta di cattivi poiché ha dato vita con la sua voce a questi celebri personaggi:

  • Lady Tremaine in Cenerentola (ed. 1950)
  • Regina di cuori in Alice nel Paese delle Meraviglie
  • Malefica in La bella addormentata nel bosco
  • Gilda in Lilli e il vagabondo (ed. 1955)
  • La Regina Grimilde in Biancaneve e i sette nani (ed. 1938)

Il suo iconico costume è frutto di una doppia ispirazione: le corna sono quelle tipiche del diavolo; il mantello e il collare si rifanno invece a un pipistrello.


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cestchic.ch@gmail.com



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