Sigmund Freud - 160 anni

Centosessant'anni fa a Freiberg (Rep. Ceca), nasceva Sigmund Freud: medico e padre della psicoanalisi. 
Egli capì come l’inconscio fosse la sede degli istinti e dei desideri, e comprese che i conflitti irrisolti fossero la causa di isterie e nevrosi. Aprendo la strada verso una nuova terapia, e lasciandosi alle spalle teorie che identificavano la psiche come una materia impenetrabile alla ragione, egli grazie alle sue idee ne fece il punto di partenza per l’analisi del paziente. Ancora oggi le sue teorie sono oggetto di studio in molte università. 

Biografia e primi anni di carriera


Sigismund Schlomo Freud nacque il 6 maggio del 1856 in una famiglia di origini ebraiche. Il padre, che era un commerciante di lana, si trasferì pochi anni dopo a Vienna, e lì egli cominciò i suoi studi.
Nel 1877 decise di abbreviare il proprio nome in Sigmund. Nel marzo del 1881 Freud si laureò in medicina. Nel corso degli anni si dedicò agli studi riguardanti gli effetti della cocaina e della morfina, studi che pubblicò nei suoi saggi "dipendenza e paura da cocaina". 
Nel 1886 si sposò con Martha Bernays, e nel 1887 Freud ebbe la prima figlia, Mathilde, cui sarebbe seguita la nascita di altri cinque figli.

Interesse per la psicosi

Freud riuscì anche ad aprire un suo studio privato, interessandosi all’elettroterapia, le cure termali e all’ipnosi, per curare le patologie del sistema nervoso. 
In seguito si interessò all’analisi dei sogni, con le quali gettò le basi per le teorie freudiane legate alla psicoanalisi.

Le teorie sulla psicoanalisi

E' complicato riassumere in maniera chiara e concisa le teorie di Freud... tuttavia possiamo dire che queste sue teorie si basano sui concetti di rimozione, conflitto e pulsione, che si articolano a loro volta nella metapsicologia in tre punti di vista: dinamico, economico e topico. 
Nella psicoanalisi si ritiene che i fenomeni della psiche siano il risultato di un conflitto tra forze in contrasto tra loro, che portano alla "rimozione" dalla coscienza le esperienze dolorose, che confluiscono in un'area separata della psiche che è l’inconscio.
Freud elaborò un’ulteriore suddivisione, con un'ulteriore ripartizione tra l’inconscio come sede delle pulsioni (Es), il luogo del principio di realtà e del pensiero razionale (Io) e quello dove ha sede la morale e che stabilisce gli ideali (Super-Io).

Ci sarebbe molto altro da aggiungere ma vi consiglio di leggere i libri di Freud... Sono molto interessanti...

Freud: Curiosità...

Sapevate che...  Freud permetteva al suo cane Jofi, il suo Chow Chow femmina di restarere durante le sedute di psicanalisi , e riteneva la sua presenza rassicurante per il paziente.
Jofi era così abituata a seguire le sedute con il padrone che imparò a calcolare il tempo di ogni incontro. Quando si alzava in piedi, Freud sapeva che la seduta era finita.

Sapevate che... il numero 62: la fobia dell'uomo che scoprì le fobie... Si dice che Freud fosse ossessionato dal numero 62, perchè convinto che sarebbe morto a 62 anni, invece morì a Londra all'età di 83 anni. 

Sapevate che... Freud era un accanito fumatore di sigari... non riusciva a farne a meno, arrivava a fumarne 20 al giorno. A causa del fumo Freud si ammalò di tumore alla gola e chiese che gli fosse concessa la morte assistita, e infatti gli venne iniettata della morfina per aiutarlo a morire. 

Sapevate che... Il divano che Freud utilizzava per l'ipnosi gli era stato regalato da una paziente, la signora Benevenisti.

Sapevate che... durante la seconda guerra mondiale, i nazisti, dopo aver distrutto i suoi libri e altri appunti, fecero irruzione nel suo appartamento, arrestando la figlia Anna. Freud era ebreo, e inoltre ai membri del Fuhrer non era piaciuta la sua teoria sull’inconscio e sulle pulsioni dell’essere umano. Fu grazie all’aiuto di un’altra sua paziente, la principessa Maria Bonaparte, che Freud con moglie e figlia trovò rifugio a Parigi e a Londra. Ma 4 delle sue sorelle, Rosa, Marie, Adolfine e Pauline non ce la fecero e morirono in un campo di concentramento.












Nessun commento:

Posta un commento