La leggenda dell'agrifoglio.

Una mattina un giovane pastorello si sveglia all'improvviso prima dell'alba. In cielo è visibile una luce nuova, magnifica, che il giovane pastorello non aveva mai visto a quell'ora. Il giovane pastore si spaventa, lascia l'ovile e attraversa il bosco: e cosi si ritrova in un campo aperto, sotto uno splendido cielo. 
Dall'alto giunge il canto soave degli Angeli.
- "Tanta pace non può venire che di lassù - pensa il giovane pastorello".
Le pecorelle, che l'hanno seguito e lo guardano stupite.
Ecco sopraggiungere molta gente del paesello e tutti, a passo svelto, si dirigono verso una grotta.
- "Dove andate?" - chiede il pastorello.

- "Non lo sai?" - gli risponde, una giovane donna. - "È nato il figlio di Dio!"
Il giovane pastorello si unisce alle persone: anch'egli vuole rendere omaggio al Figlio di Dio. 
A un tratto pero', si sente triste: tutti portano con sè un dono, soltanto lui non ha nulla da portare a Gesù. Triste e sconvolto, ritorna al suo gregge. Non ha portato nulla, nemmeno un fiore.
Il pastorello non sa che il dono più gradito a Gesù è il suo piccolo cuore buono.
"Ahi!" Ad un tratto delle spine gli pungono i piedi scalzi. Allora il pastorello si ferma, guarda in terra ed esclama: -"Oh, un rametto ancora verdeggiante!"
È una pianta di agrifoglio, dalle foglie lucide e spinose.
Un gruppo di Angeli sembra avvicinarsi alla terra, "Come si può resistere al desiderio di fare visita al Bambino Gesu' anche se non si ha nulla da offrire?"
Ebbene, il pastorello andrà alla capanna con un ramo d'agrifoglio come suo piccolo omaggio.
Eccolo alla grotta. Si avvicina felice e confuso al bambino sorridente che sembra aspettarlo.

Ma all'improvviso avviene un piccolo miracolo: Le gocce di sangue delle sue mani, ferite dalle spine dell'agrifoglio, si trasformano in rosse palline, che poi si posano sui verdi rami del rametto che egli ha raccolto per il Bambinello.
Al suo ritorno a casa, un'altra sorpresa attende il pastorello: nel bosco, tra le lucenti foglie dell'agrifoglio, è tutto un rosseggiare di bacche vermiglie.
Da quella notte di mistero, l'agrifoglio viene offerto, in segno di augurio, alle persone care.


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Crescere è : Sono connessa alla Terra e all'Universo col Cuore, Amo essere Qui, trovarmi Qui, quando Amo la Terra Amo la mia Bambina Interiore. Ecco: io sono nell'Abbondanza d’Amore, Finanziaria ed Economica. Cosi è! (n.d.r.)©

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