Il Carnevale: Maschere, Origine, significato...

Il carnevale è una festa che si celebra nei Paesi di religione cattolica! Il Carnevale, infatti, è collegato direttamente alla Pasqua, che cade sempre, ogni anno, la domenica dopo la prima luna piena di primavera. Prima di Pasqua vi è per cinque settimane la Quaresima, e prima di questa la settimana di Carnevale!


I festeggiamenti si svolgono spesso in pubbliche sfilate in cui l'elemento distintivo è l'uso di maschere e costumi.
La parola carnevale deriva dal latino carnem levare ("eliminare la carne"), poiché indicava il banchetto che si teneva l'ultimo giorno di Carnevale (Martedì grasso), subito prima del periodo di astinenza e digiuno quaresimale.

Con l'affermarsi del Cristianesimo questi riti persero il loro "aspetto magico e rituale" e divennero semplicemente una forma di divertimento popolare.
Durante il Medioevo e il Rinascimento i festeggiamenti legati al Carnevale furono introdotti anche nelle corti europee ed assunsero forme più raffinate, unite anche al teatro, alla musica e alla danza.

Le maschere italiane...
L'Italia ha una grande ricchezza di maschere regionali di Carnevale: queste nascono dal teatro dei burattini, dalla Commedia dell'arte, da antiche tradizioni, da leggende e racconti popolari etc...

Abruzzo: Maschera ufficiale abruzzese è Frappiglia, che riuscì ad ingannare persino il diavolo, ma che ancora porta i segni del suo viaggio all'inferno.

Basilicata: La Basilicata ha maschere legate alla tradizione arcaiche e contadine, a volte legate al personaggio dell'uomo selvatico. Le zoomorfe maschere del Toro e della Mucca.

Calabria: La maschera calabrese è Giangurgolo, che da una parte mette in ridicolo le persone che imitavano i cavalieri siciliani "spagnoleggianti", ma che ha anche tratti diversi, legati ad una leggenda catanzarese. Nasce dalla Commedia dell'arte.

Campania: la maschera napoletana di Pulcinella è simbolo ovunque del carnevale italiano. Impersona il carattere napoletano in tutti i suoi aspetti, positivi e negativi. Sono campane però anche le maschere di Tartaglia e di Scaramuccia. Queste tre maschere sono personaggi della Commedia dell'arte.

Emilia Romagna: Celebre maschera bolognese è il Dottor Balanzone, professore sapientone e presuntuoso, proveniente dalla Commedia dell'arte.

Friuli Venezia Giulia: Tipici della regione sono i carnevali alpini, con le maschere dei Blumari (a Pulfero), i Maschkar e gli Jutalan (a Timau).

Lazio: Maschera romanesca nota in tutta Italia è Rugantino, che ha avuto varie evoluzioni e che impersona il romano tipico; originariamente era un burattino.

Liguria: la maschera ufficiale della Liguria è quella di Capitan Spaventa, che nasce dalla Commedia dell'arte.

Lombardia: Simbolo carnevalesco di Milano è la maschera della Commedia dell'arte di Meneghino, accompagnato da sua moglie Cecca di Berlinghitt;  Beltrame è un'altra maschera milanese, di origine più antica. La Lombardia è patria del celeberrimo Arlecchino, simbolo, insieme al napoletano Pulcinella, del carnevale italiano; come Brighella, è una maschera proveniente dalla Commedia dell'arte ed originario di Bergamo. Altre maschere lombarde sono quelle di Gioppino di Bergamo e Pin Girometta di Varese.

Marche: in questa regione troviamo Mosciolino, simbolo del carnevale anconitano, ha affiancato le maschere tradizionali di Papagnoco, contadino fustigatore dei liberi costumi cittadini.

Molise: Il Molise è una regione in cui le maschere tradizionali sono legate ad un folclore arcaico: i tre folletti (detti anche Monaci, in quanto travestiti da frati) che tengono in catene il Diavolo di Tufara e di Toro; l’Uomo-cervo, la Donna-cervo; l'Uomo-orso di Jelsi. Queste ultime maschere sono collegate alla figura dell'Uomo selvatico.

Piemonte: È piemontese una delle più celebri maschere italiane: Gianduia, sempre accompagnato da sua moglie Giacometta; entrambi originariamente erano dei burattini.

Puglia: Tra le più note maschere carnevalesche pugliesi c'è Farinella, del Carnevale di Putignano, un giullare con un abito a riquadri multicolori; a Bisceglie c'è la tradizionale maschera di Don Pancrazio Cucuziello, impersonava il tipo del pugliese trapiantato nella capitale del regno, laborioso, parsimonioso e schivo nel parlare, indossa un abito di velluto nero e maniche, berretto e calze in rosso, viene raffigurato appoggiato sul pomo di un bastone. Nel Salento c'è ricchezza di maschere: lu Pagghiuse e Gibergallo di Massafra; u Titoru di Gallipoli, ù panzòne, la vecchiaredd e ù scerìff di Corato. Si ricorda anche Ze' Peppe del Carnevale di Manfredonia. A Foggia le maschere di carnevale tipiche sono sette: 'u Moneche cercande, 'a Pacchianèlle, Menille, Ursitte stagnarille, Sciammi sciamme, Zechille, Peppuzze. 

Sardegna: è ricchissima di numerose maschere che descrivono riti sacri richiamanti i temi più importanti per una civiltà arcaica e per molti tratti preistorica tra cui possiamo ricordare: la fertilità, la vita, la morte, il demonio, la lotta tra animali, l'addomesticamento degli animali. Si possono contare più di 35 maschere tradizionali, e tra le più note ci sono i suggestivi Mamuthones e gli Issohadores, e gli affascinanti Boes e Merdules, che con l'enigmatica sa Filonzana sono le maschere del carnevale di Ottana.

Sicilia: La maschera siciliana per eccellenza è Peppe Nappa, della Commedia dell'arte, beffardo e pigro. La sua maschera è solennemente celebrata durante il carnevale di Sciacca.

Umbria: Il perugino Bartoccio è la maschera più nota dell'Umbria, rozzo, ma sagace, gioviale e saggio, fustigatore dei liberi costumi, ma anche dei cattivi amministratori. 

Toscana: In questa città d'arte troviamo Stenterello, proviene dalla Commedia dell'arte e rappresenta il popolo fiorentino, di basso ceto, il quale oppresso da avversità ed ingiustizie, ha in sé sempre la forza di ridere e scherzare.

Trentino Alto Adige: è una regione ricchissima di maschere di carnevale, che qui assume la particolare tipologia del carnevale alpino. Tra le più importanti si ricordano i matoci di Valfloriana e gli altissimi ed impressionanti Schnappviechern di Termeno, Salorno e Nova Levante, detti anche Wudelen; sono mostri con testa pelosa e grande bocca, che viene fatta aprire e chiudere producendo un caratteristico frastuono.
Valle d'Aosta: Qui troviamo le Landzette, tipiche della Valpelline e della Valle del Gran San Bernardo. Esse mettono in ridicolo la divisa delle truppe napoleoniche, che seminarono il terrore al loro passaggio nel maggio del 1800.

Veneto: Venezia, con il suo storico carnevale, noto a livello internazionale, ha maschere celebri, provenienti dalla Commedia dell'arte: Pantalone, e la furba servetta Colombina; Arlecchino e Brighella, pur provenienti da Bergamo, hanno anche cittadinanza veneziana, perché secondo la tradizione lavoravano come servi nel capoluogo veneto.







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Crescere è : Sono connessa alla Terra e all'Universo col Cuore, Amo essere Qui, trovarmi Qui, quando Amo la Terra Amo la mia Bambina Interiore. Ecco: io sono nell'Abbondanza d’Amore, Finanziaria ed Economica. Cosi è! (n.d.r.)©



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