Buon Anno!


Buon Anno
*uno sguardo sulle tradizioni
A Capodanno, si celebrano tradizioni e riti antichissimi che certamente non hanno il sapore di religiosità di quelli natalizi, ma che contribuiscono ugualmente a vivacizzare quel clima festoso che ognuno tende a creare per sè e per i propri ospiti.
L'usanza piú suggestiva, che certamente molti rispettano, è quella di darsi un bacio sotto il vischio.
Simpatica è anche la consuetudine di mangiare sette chicchi d'uva la notte di San Silvestro in segno di augurio e prosperità. Per fortuna è andata in disuso l'usanza, appena scocca la mezzanotte, mentre l'aria rimbombante di spari e mortaretti, gettare dalle finestre le cose vecchie e inutili.
E qual'è il colore di Capodanno? Senz'altro il rosso, dalla tovaglia utilizzata per il cenone al "qualcosa" da mettersi addosso. Anche un fiocchetto rosso appuntato sull'abito...
#cestchic_aop le sente così (leggi il post), anzi le ha percepite di volta in volta vivendo gli eventi che la vita ha presentato. 


addì 30/12/2022
IL PRIMO GIORNO DELL'ANNO
Lo distinguiamo dagli altri
come se fosse un cavallino
diverso da tutti i cavalli.
Gli adorniamo la fronte
con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte
lo andiamo a ricevere
come se fosse
un esploratore che scende da una stella.
Come il pane assomiglia
al pane di ieri,
come un anello a tutti gli anelli...
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo dispiegherà in colline
lo bagnerà con frecce
di trasparente pioggia
e poi lo avvolgerà 
nell'ombra.
Eppure
piccola porta della speranza, 
nuovo giorno dell'anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani
a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo,
ci prepariamo a mangiare, a fiorire,
a sperare.
                                           PABLO NERUDA  da Poesie
Ci prepariamo a vivere!

addì 29/12/2021
E ci risiamo, fortunatamente, possiamo farci nuovamente gli auguri per il nuovo anno; nonostante i blocchi domiciliari, ma incisivi anche i blocchi mentali e spirituali; infatti solo se cambiamo linguaggio interiore qualcosa di diverso accade. Si, perchè se si fanno sempre gli stessi gesti e si dicono sempre le stesse parole, tutto resta uguale. Certamente ci si sente al sicuro a non fare cambiamenti, ma allora perchè lamentarsi di ciò che ci circonda? La solita abitudine a crogiolarsi nella "tragedia greca", retaggio culturale. La cultura va bene ma quando porta al negativismo, meglio non identificarsi in essa. Siamo i nostri pensieri, le nostre emozioni.  Emaniamo dal centro del nostro Cuore un luminoso raggio di Gratitudine per esserci. Il resto scopriamolo Vivendo consapevolmente nel Qui e Ora. Un pensiero alle anime che sono in altra dimensione, per ricordare e far si che certe cose non si ripetano. 
Una frase stile Louise Hay e EFT: Anche se non so come prepararmi al nuovo anno "Mi amo e mi accetto completamente e profondamente cosi come sono"


Continuiamo a tenere il tempo in un mondo senza piú 
orologi, per non essere domani gli unici interlocutori possibili di noi stessi.

Dove le ombre chiamano inascoltate dai passanti,¨
dove il rumore di fondo è assordante, dove gli amici
vanno e sempre piú raramente tornano, continua
la nostra rivolta silenziosa, in vista non di un miraggio, 
ma di una realtà manifesta, spogliata dei suoi inutili 
orpelli e delle sterili speculazioni di chi vuole soffocarla.

Alimentiamo il nostro respiro, teniamoci stretti, 
forti di una fiducia reciproca.

Fuori è ancora buio, sta nascendo l'alba di un nuovo 
anno, un anno definitivo, atteso da una vita.

E' il momento di stringerci intorno al fuoco,
di cantare le note piú belle del mondo.

Stiamo aspettando anche te:
non tardare, non tradire l'attesa.
                                    Renato Fiacchini

Sarebbe stato bello poter scrivere una lettera ad ogni amica/o o persona cara...
ma ho capito che spesso ció che auguri non è quello che l'altro vuole, e spesso ció che si vuole non è quello che ci serve, sia in termini di oggettistica che di esperienza di vita...
Quindi mi limito a non augurare nulla, una sorta di mindfulness dell'augurio, creare un vuoto per fare spazio. Ecco mi e vi auguro un vuoto per fare spazio a cose,  affetti, amori, esperienze, di quelli/e che riempiono il respiro, quel inspiro/respiro/sospiro di appagamento, pace e soddisfazione, e perchè no come un bellissimo orgasmo (oh che cosa ho scritto!!!😶😶). Mi è successo di recente di gettare per risentimento il portaetichetta di un corso perchè arrabbiata per una situazione che credevo irrisolvibile ed irrisolta. Invece appena gettato quell'oggetto mi è "arrivata" la notizia; senza dilungarmi nei dettagli, posso accedere all'altro corso sia in streaming che live, grazie al riconoscimento del mio lavoro, dove ci sarà l'altro portaetichetta... è una sciocchezza!? Ah, boh chissà. Intanto è! Per me la morale della favola è che, se non lasci andare il passato non c'è presente e nè tantomeno futuro.
Ti lascio andare 2020 con tutto quello che mi hai insegnato con gioia e dolore; per accogliere te 2021, fiduciosa che mi porterai molte più gioie (spero) e qualche esperienza di "dolore alternativo"(se proprio devi), caro 2021: che tu sia il benvenuto!   

In ritardo e indecisione sui regali?
 Clicca sull'immagine!

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 addì Dicembre 2020
era il dicembre 2018 quando scrivevo questo post di cui sopra, molte cose sembrano rimaste le stesse...ma niente e nessuno e mai uguale a prima...nonostante le credenze a cui ci si attacca: "io sono abituato cosi","si è sempre fatto cosi", "io non ci riesco ad adattarmi ai cambiamenti"...è la mente che parla; perchè il corpo, ogni singola cellula é già cambiata e non si pone domande...siamo perennemente e continuamente diversi da quando lo spermatozoo incontra l'ovulo...sinapsi dopo sinapsi... ci si attacca al passato, soprattutto se doloroso, gli attribuiamo un significato più forte, più intenso, più vero...ci sentiamo più speciali degli altri perché abbiamo da raccontare imprese di sofferenza, di pathos. Prendere consapevolezza che siamo nati per essere felici, lo so é una nuova credenza da metabolizzare, secoli di teatro greco nelle memorie genetiche/ancestrali hanno bisogno di una costante pulizia energetica, ci vuole poco a ritornare nei vecchi schemi. Ma in realtà le nostre cellule sono già cambiate e noi non ci bagneremo più nella stessa acqua del quel fiume. Purtroppo queste credenze ci rendono diversamente ciechi, indisposti a cogliere un affetto sincero che ci arriva...la solita frase che ci ronza: non sarà mai come quella...(storia d'amore, amicizia, rapporto parentale etc) e certo che non é uguale, per fortuna, diverso non vuol dire negativo...solo diverso. -Con questa cecità non siamo disponibili ai piccoli gesti belli che  arrivano. Si aspettano cambiamenti apocalittici, ma in sostanza se non si è disposti a cambiare a riconoscere che se cambia il corpo, le cellule del nostro cervello sono diverse in frazioni di secondo, é la nostra mente/alità che ci ostiniamo a mantenere uguale, le certezze ci danno sicurezza, apparentemente.- Ma questa parola (diverso) é stata cosi carica di significati negativi che pur non ammettendolo, spaventa...però stiamo per entrare in altre argomentazioni. Questo post é improntato, proteso per la gioia...la felicità.
Una frase. Un mantra.
"Mi permetto e mi apro a ricevere tutto l'amore, l'abbondanza, la felicità che l'universo e il multiverso hanno in serbo per me"
ndr*: io credo nella esistenza dell'universo/multiverso
E se cominciassimo ad azzerare, anzi per usare un termine informatico a resettare. Cominciare, avete capito bene C O M I N C I A R E. E non ricominciare come solito luogo comune. Ogni giorno comincia. Ogni stagione comincia. Ogni fioritura comincia. Quindi  posso farlo io! Comincio a vivere pienamente l'anno che verrà, che é già alle porte, lo sento quasi suonare, giù al citofono, tra poche ore sale da me, sono le 18.52 del 30 dicembre 2019. Ti stavo aspettando 2020!
Benvenuto 2020! Io sono fermamente fiduciosa della nostra amicizia!
E la parola "fiducia" ha la stessa origine di "patto". Mi fido del nostro patto di amicizia sincera, di comunione.🍾🍾🍾🍾🍾













e per i bambini anche quelli interiori:

Capodanno
Filastrocca di Capodanno
fammi gli auguri tutto l'anno:

voglio un gennaio col sole d'aprile,
un luglio fresco, un marzo gentile,

voglio un giorno senza sera,
voglio un mare senza bufera,

voglio un pane sempre fresco,
sul cipresso il fiore del pesco,

che siano amici il gatto e il cane,
che diano latte le fontane.

Se voglio troppo non darmi niente,
dammi una faccia allegra solamente.
                                       Gianni Rodari





indirizzo email: cestchic.ch@gmail.com


Crescere è : Sono connessa alla Terra e all'Universo col Cuore, Amo essere Qui, trovarmi Qui, quando Amo la Terra Amo la mia Bambina Interiore. Ecco: io sono nell'Abbondanza d’Amore, Finanziaria ed Economica. Cosi è! (n.d.r.)©


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Natale: Letture. Poesie. Immagini e Curiosità.

La nascita del presepe
clicca sulle foto
 Ad avere per primo l'idea del presepe fu San Francesco nel 1233. Era da poco tornato dalla Palestina, dove aveva visitato i Luoghi Santi, quando, essendo vicino Natale , decise di celebrarlo nel bosco di Greccio in Umbria. Un amico di San Francesco, Giovanni Velita, si adoperò per far trovare, all'interno di una grotta nel bosco, ciò che egli desiderava e cioè: una mangiatoia, un bue e un asinello. La notte di Natale la gente del luogo, di ogni età e condizione, si avviò nella grotta in devoto pellegrinaggio. Un sacerdote celebrò la messa di mezzanotte e poco dopo la fede di quella gente, accorsa numerosa, fu premiata: fra il bue e l'asinello apparve sorridente il Bambino Gesù. Questa fu l'origine del presepe, ma da queste rappresentazioni con personaggi reali si è poi passati a quelle con statuine di materiale vario: gesso, stucco, legno intagliato, sughero cartapesta etc.. I vari popoli europei hanno poi adattato il presepe all'ambiente e ai costumi nazionali: in Olanda troviamo i mulini a vento, in Spagna archi moreschi, in Finlandia capanne di lapponi e renne. Ognuno ha adattato il presepe al proprio territorio ma ciò ha poca importanza perché Gesù è nato per tutti.

    

L'ANNUNCIAZIONE 
L'annuncio era nell'aria
sospeso e acerbo
preparato da un ala di colomba
di nido
appena uscita
dalla candida tempera del sole.
Perché nascesse il Verbo
bastava un niente puro un puro grido.

 
Tutto un cereo tremar d'immacolata
luce, e soltanto l'ombra inginocchiata
era l'angelo chiuso sulla soglia
troppo rossa, s'avanzò allora il giglio.
Bastò solo alla Vergine vedere
e fissar quella luce di profumo
per sentirsi divinamente madre.
Mentre il giglio bruciava impallidendo
come un cero istantaneo,
era già il dolce Figlio
nel suo nido di paglia come il grano,
insanguinava già l'albero umano.
                                          Corrado Govoni 
                                                            da Poesie (1903-1959)



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L'albero delle Meraviglie


 E' bellissimo preparare l'albero di Natale: scegliere con cura come disporre tutte quelle palline così fragili e colorate, i festoni e le luci. Ma come è nata questa bellissima tradizione? Una leggenda germanica racconta che San Vilfredo avesse tagliato una grossa quercia che era stata oggetto di venerazione da parte dei Druidi. Appena l'albero fu abbattuto si scatenò un furioso temporale che distrusse del tutto la grossa quercia. Proprio lì accanto un giovane abete era invece rimasto completamente intatto. Da quel momento Vilfredo vide quell'albero come simbolo della nascita di Cristo e chiamò l'abete "albero della pace", poiché il suo legno è tanto utile per le abitazioni degli uomini, e anche "emblema della vita infinita", poiché le sue foglie sono sempre verdi. Il primo ad illuminare l'albero di Natale con luci di candele fu, in Germania, Martin Lutero. Una sera di Natale, impressionato da un bellissimo cielo stellato, volle preparare per i suoi figli un albero che lo ricordasse. Scegliamo con cura gli alberi che ci faranno compagnia durante le feste e, soprattutto, trattiamoli con estremo garbo perché, una volta finito Natale, li si possa restituire alla natura che ce li ha generosamente prestati. Se infine optiamo per l'albero artificiale, cerchiamo comunque di averne cura e utilizzarlo piü volte...per salvaguardare l'ambiente e per evitare tramandare l'idea di consumismo. Le generazioni future ne beneficeranno e apprezzeranno. 







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Ancora indeciso sui regali??? Ci pensiamo noi: ecco qualche piccolo suggerimento, tante idee diverse per tutti i gusti e che non passano mai di moda --->Natale: Libri sotto l'albero #ioleggoperché




BUON NATALE


indirizzo email: cestchic.ch@gmail.com


Crescere è : Sono connessa alla Terra e all'Universo col Cuore, Amo essere Qui, trovarmi Qui, quando Amo la Terra Amo la mia Bambina Interiore. Ecco: io sono nell'Abbondanza d’Amore, Finanziaria ed Economica. Cosi è! (n.d.r.)©





Natale si avvicina... è l'Avvento


Dicembre è arrivato e iniziano i preparativi per il Natale che sta arrivando.
Questo è il periodo dell'anno dove tutti sono alla ricerca di qualche dono speciale!
il Natale fa parte della nostra tradizione ed è uno dei momenti più belli dell'anno.
Ritroviamo, nelle luci che addobbano le strade, la magia di quando eravamo bambini e la condividiamo con la nostra famiglia e con gli amici più vicini. Tutti assieme usciamo dal vortice delle giornate convulse e ci ritroviamo per una cena, una tombolata e per scambiarsi i doni.
Il regalo fatto a Natale è diverso da tutti gli altri fatti durante l'anno... è (anche se piccolo) un importante simbolo dell'unione tra le persone e il piacere di farlo ci rende felici, un regalo per essere speciale deve trasmettere tutto l'amore e la gioia che proviamo nel farlo, ma soprattutto vedere la stessa gioia in chi lo riceve. Se non ci avete ancora pensato, questo è il momento giusto per pensarci ed attivarsi, se sei giunto su questo post, e visto che nulla accade per caso; ecco una vastissima selezione di idee natalizie davvero speciali come un bel libro o come uno dei dolci natalizi, o qualcosa di più personale sempre selezione: #sceltidacestchic





L'ANNUNCIAZIONE

I figli

Madre cos'hai
sotto l'occhio?
Cosa nascondi
nel riso stanco?
Domeniche antiche,
fresche di cielo,
antichi maggi
rossi negli occhi
delle tue amiche,
antichi incensi...
Ora, al tuo letto,
tremiamo per te,
madre, fanciulla, 
per le domeniche,
gli incensi, i maggi.
Tu eri tanto
bella e innocente...
Madre... chi eri
quand'eri giovane?
E Lui, chi era?
Madre... che muoia...
Ah, sia fanciulla
sempre la vita
nella severa
tua vita fanciulla...

L'angelo

Non senti i figli?
O Lodoletta
canta un'alba
di eterno amore...

Maria

Angelo, il grembo
sarà candore.
Pei figli vergini
io sarò vergine.
                                                                                                   -Pier Paolo Pasolini 
da Sette poesie e due lettere-


Crescere è : Sono connessa alla Terra e all'Universo col Cuore, Amo essere Qui, trovarmi Qui, quando Amo la Terra Amo la mia Bambina Interiore. Ecco: l'Abbondanza di Amore ed Economica. Cosi è! (n.d.r.)©