NOVEMBRE


PENSIERI A NOVEMBRE
Novembre invita alla riflessione sui grandi temi della vita, il suo senso profondo, la sua ricchezza e la sua precarietà, a valorizzare ogni sua stagione. Autunno compreso.Ci porta all'introspezione. Non per nulla è il mese in cui si ricordano con particolare intensità i defunti ed i santi. Mese di riflessione, non di tristezza.









        'A Livella - Poesia di Totò
 
  
                                                            
L'ATTESA 
Così..., per inerzia, rotolo
lungo i pendii del mondo
qual pietra che lentamente 
il rio leviga, trascina e consuma. 
Dalle convenzioni imbrigliato 
sul palcoscenico della vita 
la mia parte recito bendato. 
Attraverso come automa 
i preziosi giorni che ho in dono, 
degli eventi sto in passiva attesa. 
Destati anima mia! Va'...! 
I talenti dissotterra 
corri incontro al fratello 
cerca di alleviargli il fardello. 
Scuotiti dalla cronica indolenza dell'Amore 
non puoi far senza volgiti in alto verso la Luce 
con umiltà, senza tracotanza 
scoprirai che Qualcuno 
l'insulsa attesa trasformerà 
in gioiosa speranza. 
*Stefano Giannini * 
 

MALINCONIA 

C'è tanta nebbia intorno, 
mille ombre si aggirano, 
la mente non intende, 
gli occhi non sanno scernere. 
All'udito giungono esili suoni di voci lontane, 
un riso cupo e desolato 
nasconde tanto spettro. 
Stridono le musiche 
nei cuori dei giovani 
e il cardellino più non allieta 
lo scricchiolio del carro. 
Ora la civetta 
s'invola tra le ombre 
innanzi a colui 
che teme le vie notturne 
perché in pace non va. 
*Domenico Pace*




2 NOVEMBRE
La vendemmia è appena finita, 
le foglie cadono 
ondeggianti sul lastricato. 
La piazza alberata, avvolta 
nel fumo denso profumato 
delle castagne arrosto, 
ospita i ricordi delle persone care. 
Fa da bella mostra nelle vetrine, 
come natura morta, la frutta martorana 
ad annullar il triste giorno. 
Così il 2 novembre è tradizione 
della mia terra far doni ai bimbi 
giochi, sapori...a ricordo dei cari estinti. 
*Giovanni Teresi*


WLVS
 
 

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La Zucca. Le zucchine. I fiori di zucca.



Noi che... da bambini ci dicevano "testa di zucca", per indicarci come testa dura, che difficilmente accetta ed esegue gli ordini. Oppure "sale in zucca" ad indicare saggezza. Chi è vintage sa cosa intendo. Ora mio malgrado gli adulti pendono dalle labbra dei bambini. Ma questa è un'altra storia da discutere in altro momento. Quindi torniamo all'argomento in titolo.
La Zucca: frutto appariscente per il suo colore si  distingue dagli altri frutti della Natura proprio per il suo colore sgargiante il quale trasmette anche tanta energia solo a guardarlo; quando si dice la cromoterapia culinaria. Il suo arrivo coincide con l'arrivo dell'autunno.  -Con il termine zucca vengono identificati i frutti di diverse piante cultivar appartenenti alla famiglia delle Cucurbitaceae; definizione wikipedia-. La zucca è un concentrato di vitamine antiossidanti e carotenoidi, in particolare di beta-carotene (il precursore della vitamina A) che fa da ombrello a occhi e pelle, di vitamina C che rafforza le vie respiratorie e di vitamina E che facilita il rinnovamento delle cellule. La zucca non è originaria del territorio italico, è arrivata con le prime colonizzazioni del Nuovo Mondo. Però se ne trovano anche origini in Asia e Africa.

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Proprietà della zucca
  • La zucca è un concentrato di vitamine antiossidanti e carotenoidi, in particolare di beta-carotene (il precursore della vitamina A) che fa da ombrello a occhi e pelle, di vitamina C che rafforza le vie respiratorie e di vitamina E che facilita il rinnovamento delle cellule.
  • Ricca di acqua e di fibre, la zucca vanta proprietà diuretiche e lassative che la rendono eccellente nel regolare le funzioni intestinali, ridurre il gonfiore addominale e la ritenzione idrica.
  • Grazie al basso contenuto glicemico e lipidico, questo gustoso ortaggio è l’ideale per contrastare il diabete e l’ipertensione. Uno studio di ricercatori indiani ha dimostrato che le proteine estratte dai suoi semini hanno effetti unici nella cura della glicemia alta.
  • La zucca è una fonte preziosa di magnesio, il minerale antistress per eccellenza, che consente il rilassamento di muscoli e tensioni nervose, apportando benefici al fisico e all’umore.
  • La zucca contiene triptofano, un amminoacido che stimola la produzione di serotonina, ormone indispensabile contro depressione lieve e fame nervosa. Anche per questo, è consigliata alle donne che in menopausa soffrono di sbalzi ormonali e del tono dell'umore. fonte Riza
  • 33 x Zucchine + Zucca


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Le diverse varietà di zucca
La creatività dei quadri dell’Arcimboldo non è nulla se paragonata a un campo di zucche dai mille colori e forme particolari. Sì, perché in natura ce ne sono oltre 500 varietà: alcune, di solito cave e senza polpa, sono utilizzate a scopo decorativo, come quelle di Halloween, altre sono commestibili. Le più celebri si suddividono in Cucurbita maxima e moschata. Il primo gruppo include, ad esempio, la zucca mantovana dalla forma tonda e schiacciata, resa celebre dall’omonimo tortello; mentre il secondo comprende la zucca allungata napoletana dalla buccia sottile e semplice da preparare.
Zucca: calorie e controindicazioni
La zucca è un ortaggio con poche calorie, circa 15-20 per 100 grammi. L’acqua, i minerali e le fibre presenti nella sua polpa stimolano la diuresi e aiutano il corpo a eliminare le tossine in eccesso e a sgonfiarsi. Escludendo i soggetti allergici, la zucca non ha grosse controindicazioni; occorre però non esagerare con i suoi semini che apportano più lipidi e calorie.
Zucca: le ultime dalla scienza
I semi di zucca sono una fonte di nutrienti essenziali per l’organismo e contengono grassi “buoni” non saturi, vitamine e sali minerali tra cui zinco, magnesio e potassio. In particolare, grazie alla cucurbitina, un amminoacido di cui abbondano, questi semi hanno una potente azione preventiva nei confronti di disturbi prostatici benigni, come spiega uno studio dell’Università di Wasit (Iraq). Sia gustati crudi che sotto forma d’olio, i semi di zucca sono del resto rimedi ben noti in medicina tradizionale per curare le infiammazioni del tratto urinario, come cistiti e prostatiti. Come confermato dalla scienza, dunque, fare il pieno di questi semi oleosi consente di mettersi al riparo dal rischio di problemi alla prostata, comprese alcune forme tumorali.
Zucca: forse non sapevi che...
La nascita della zucca pare il risultato di un artificio: da lunghi tralci sbucano enormi ortaggi aranciati dalla forma grottesca. E a proposito d’incantesimi, la zucca più famosa è quella di Cenerentola di Charles Perrault, che per magia si trasforma in una carrozza dorata. Questa fiaba è l’archetipo della rinascita dagli inferi al cielo, che rimanda alla più antica rappresentazione della zucca la quale, grazie alla sua rotondità e ai suoi semi, è da sempre considerata il simbolo della resurrezione dei morti. È proprio da qui che ha origine la tradizione della notte di Halloween. fonte: riza

🎃🎃🎃ALTRI POST STREGOSI FIRMATI CESTCHIC🎃🎃🎃







Minestra di carote e zucca, con cereali e legumi



  • Ingredienti:
  • 400gr di Zucca fresca
  • 400gr di carote
  • 100gr di farro
  • 50gr di Quinoa bianca
  • 50gr di Quinoa rossa
  • 30gr di lenticchie
  • olio e sale q.b.
  • prezzemolo
  • 1 cipolla
  • brodo vegetale
  • Procedimento
  • Pulire e tagliare a fette/pezzetti la zucca e le carote
  • Pulire e tritare la cipolla
  • Versare 1 cucchiaino di olio in una pentola, mettere la cipolla, le carote, la zucca
  • Far soffriggere il tutto per qualche minuto 
  • Aggiungere un po' d'acqua, il prezzemolo e un estratto di brodo vegetale, salare q.b
  • Continuare la cottura aggiungendo acqua all'esigenza. Deve risultare densa ma non asciutta, tipo passata.
  • Dopo 15 minuti aggiungere la quinoa, il farro, le lenticchie e continuare a controllare per aggiungere l'acqua.
  • Servire in tavola e a piacere aggiungere olio crudo, pepe e/o noce moscata.

Primo piatto: Minestra di zucca con quinoa e lenticchie 
Secondo piatto: Trota salmonata e salmone in umido con olive 
per le ricette contattateci 


Buon appetito!!!😋😋😋
gli approfondimenti: Pasta di Legumi Biologica: sana, buona e senza glutine
i nostri suggerimenti già sperimentati. Fateci sapere e scriveteci!!!

Di Zucca in Zucca

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Igles Corelli

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🥒


il mio risotto zucchine e gamberetti


direttamente dall'angolo cottura "peperoncino" di questo blog, 
facciamo con il risotto😋🥘





Ingredienti per 4 persone:

zucchine 200gr
gamberetti 200gr
riso 200gr
vino bianco 1 cucchiaio 
olio di oliva 2 cucchiai
aglio 1 spicchio
menta q.b.
prezzemolo q.b.
sale q.b.
pepe (facoltativo) q.b.


Procedimento:

Versiamo in una pentola, di media grandezza, un giro di olio di oliva; 
aggiungiamo lo spicchio di aglio a pezzetti, il vino bianco e lasciamo rosolare per qualche minuto; di seguito le zucchine a tocchetti di media grandezza, a piacere anche secondo i nostri gusti, qualche immagine puö dare un idea...quindi versiamo i gamberetti, 2 foglie di menta, prezzemolo. Sale secondo i nostri gusti.
 Ci aggiungiamo il riso e a poco a poco l'acqua al bisogno. Sale secondo i nostri gusti senza esagerare, in quanto i gamberetti solitamente sono gia saporiti. 
Impiattiamo spolverando con del pepe e una fogliolina di menta fresca.


Facile, semplice, veloce!😋
Aspetto i vostri esperimenti, si, per giudicare bisogna sperimentare!


l'approfondimento: la zucca


indirizzo email: cestchic.ch@gmail.com

Crescere è : Sono connessa alla Terra e all'Universo col Cuore, Amo essere Qui, trovarmi Qui, quando Amo la Terra Amo la mia Bambina Interiore. Ecco: io sono nell'Abbondanza d’Amore, Finanziaria ed Economica. Cosi è! (n.d.r.)©

noiche...
"...cosa mangiamo oggi???" classica domanda nelle case...
a tutti sarà capitato di ritrovarsi con poca roba in frigo, o con qualche alimento che é sul punto di andare a male, mentre noi siamo delle convinti sostenitrici della campagna contro gli sprechi alimentari, quindi ce la mettiamo tutta per mantenere la coerenza delle idee...
pertanto trovandomi nella condizione sopra descritta!

nel frigo:
2 zucchine
1 melanzana
3 carote
1 cipolla
nel freezer non manca il sedano lavato, asciugato e posto in un contenitore.
Un contenitore, riciclato, qualsiasi va bene, l'importante che sia piccolo e trasparente.
Piccolo, perché ne possa contenere poco, per consumarlo velocemente.
Trasparente, per poter vedere cosa contiene ed evitare di aprirlo inutilmente.

Altra cosa che è meglio tenere in dispensa sono Spelta-Semi di lino-Sesamo-Alloro;
 quindi oggi vi voglio suggerire una ricetta che ho realizzato con quello che avevo. Ah! Dimenticavo! Mezza bottiglia di passata di pomodoro 350ml circa. 
Olio q.b.
Prezzemolo: facoltativo.

passiamo al procedimento:
soffriggo la cipolla in un po' di olio di oliva che ho versato nella pentola, aggiungendo subito gli ingredienti che avevo in frigo, ovviamente lavati e tagliati a pezzetti quasi piccoli, continuando a farli indorare e insaporire con la cipolla.
Aggiungo di sale q.b.
Olio aggiunto q.b.
La passata di pomodoro.
Aggiungo, man mano che la cottura procede, un po' di acqua per volta.
Controllo di sale. 
Dopodiché, mi si accende la lampadina, visto che io non mangio carne, ma va bene anche per chi mangia la carne....ok...dove ero??? ah! alla lampadina!!!! quindi aggiungo, a piacere o a seconda dell'esigenza, circa 50gr di Spelta, 50gr di Semi di Lino, 50gr di Sesamo. Una foglia di alloro.
In un'altro post vi parlerö delle proprietà dell' Alloro.

Vediamo cosa manca!? 

Con queste dosi e quantità mangiano 4 persone...piü 2 porzioni che possono essere consumate anche il giorno dopo (ovviamente conservando in frigo).
Il giorno dopo è anche piü buona!
 tocco finale (facoltativo)....
...sbriciolare un piccolo peperoncino!!!

Bene!!! a me è andata bene- nessun reclamo....ora aspetto le vostre "esperimentazioni".
Alla prossima emergenza ;-p

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Tradizioni italiane: la Colva

C'era una volta la tradizione di consumare cibi con alimenti tipici della stagione. 
C'era una volta la tradizione di farsi raccontare le storie dai nonni.
C'era una volta un po' di lentezza che ci permetteva di assaporare e gustare meglio non solo le pietanze ma anche i momenti di vita.
C'era una volta la calza dei morti che si preparava di nascosto dai bambini per poi fargliela trovare la mattina del giorno dei morti, come premio dai cari defunti per essere stati bravi; i quali non si erano dimenticati di noi e noi di loro. Inoltre il segno del loro passaggio. Anche se, sotto sotto nessuno ci credeva, neppure io da bambina; però comunque un regalo è sempre un piacere, e poi... perchè rovinare la leggenda?
C'era una volta La Colva, oggi sostituita da Dolcetto o scherzetto? anche in Puglia. E benché chi scrive si diverte pure con Halloween, Jack O'Lantern etc. Le tradizioni delle proprie radici servono ad aprirsi meglio al resto del mondo, con la consapevolezza di chi apprezza i sani sapori e principi. 
Pertanto signori miei ecco: 
La Colva, il dolce tipico della cultura popolare di Ognissanti e soprattutto alle radici biscegliesi e di diverse zone della Puglia.


Dolce della tradizione culinaria biscegliese, tipica del giorno dei morti. La Colva e' un dolce, che fa parte della tradizione Biscegliese, viene degustato il 2 Novembre, per la commemorazione dei defunti. Ma anche per tutto il mese di novembre essendo composta con i frutti tipici della stagione autunnale. La tradizione vuole che per ogni chicco di grano mangiato, viene liberata un' anima, aiutandola nel cammino dal Purgatorio al Paradiso.


Certamente la maggior parte dei Biscegliesi conosce la tradizione antichissima cristiana celata in questo "magico" piatto gustato nel mese di Novembre, mese dei defunti:  -ogni chicco di grano mangiato simboleggia una preghiera rivolta alla salvezza delle anime del Purgatorio-.
In realtà questo dolce ha origini ben più antiche e sicuramente pagane. Richiama molto, infatti, la Kòlluba (colliva) greca; piatto che non mancava mai nei banchetti in onore dei propri defunti.
La leggenda ellenica narra inoltre che questa pietanza venisse offerta a Dioniso ed Ermes come rito propiziatorio.
La colva racchiude in ogni suo singolo ingrediente un significato:
il chicco di grano che germogliando una volta messo sottoterra rappresenta la rinascita; il vincotto che richiama il vino versato dagli Etruschi sulle tombe dei propri cari ed infine e non ultimo la melagrana che è il simbolo della vita... e quindi dell'Abbondanza

Ingredienti per 6 persone
  • 400 gr di grano da cuocere
  • 120 gr di gherigli di noci
  • 120 gr di mandorle
  • 1/2 grappolo di uva bianca
  • 1 melagrana
  • cioccolato fondente a piacere
  • 1-2 cucchiani di cacao amaro
  • "vincotto"  a piacere (ovviamente di uva)

Il procedimento: mescolare il grano cotto a chicchi di melograna, mandorle e gherigli di noci appena tostati e sminuzzati, chicchi d'uva snocciolati, pezzetti di cioccolato fondente, una spolverata di cacao amaro, vincotto (uva) per amalgamare gli ingredienti (a piacere).
Un suggerimento: mangiarla in un paio di giorni e tenerla in un luogo fresco per evitare che il grano si indurisca.
Ps: ci sono anche altre variazioni, questa mi ricorda quella di mia nonna.


Simbologia e significato:
le mandorle = le ossa nude
la melagrana = il ritorno del corpo sulla terra
l'uva passa = la morte è un passaggio ad un'altra dimensione, è piü dolce pensarla cosi 
il grano = la resurrezione


 Noi che... Un'antica credenza popolare: Ogni chicco di grano mangiato rappresenta l'anima di un defunto salvato dal Purgatorio.

Curiosità: in Grecia durante le cerimonie funebri 
 viene preparato un dolce  simile
SI usa anche nella tradizione ortodossa, però viene messo il cioccolato, ed è chiamato coliva/κόλυβα.

🍇🍇🍇Il vincotto era prodotto sin dai tempi degli antichi Romani; essi usavano bollire il mosto d'uva per conservarlo in modo da poterlo meglio trasportare. I Romani usavano il vincotto come ingrediente per arricchire carni ed altri piatti e nelle torte come edulcorante; prima che venisse introdotto l'uso dello zucchero di canna veniva anche mischiato al miele. Usavano il vincotto anche diluito con acqua come una dolce bibita energetica, o come un "vino" romano fortemente inebriante. A seconda del modo di produzione ed il grado di riduzione lo chiamavano "defrutum possum" o "caroleum". Nel corso dei secoli, il vincotto si è sviluppato in differenti versioni di maggiore qualità e raffinatezza culinaria. E' essenzialmente il mosto di uve rosse portato a bollore; la preparazione richiede molte ore finché il mosto non si riduce del tutto e diventa denso. La sua consistenza è pregiata e fondamentale per addensare impasti disomogenei come quello della colva.


NB: la ricetta è tratta da un vecchio biglietto della nonna, le curiosità e altro da una ricerca web

Antiche tradizioni
In alcune case, vi è ancora l'usanza di lasciare la tavola imbandita la sera del primo novembre, prima di andare a coricarsi, acqua e vino (io ci aggiungo delle noci), che per la tradizione sono necessari ai defunti che possono dissetarsi nel loro lungo viaggio; sui balconi, poi, in molti lasciano un lumino votivo per ricordare la vittoria del bene contro il male, della vita contro la morte; ulteriormente diffusa è la consuetudine di commemorare i propri cari che non ci sono più con lumini posizionati al cospetto dei loro ritratti.

Storie d'altri tempi?! Forse! Io le definirei espressioni/testimonianze, piuttosto, della nostra cultura e delle nostre tradizioni italico-pugliesi.




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guarda il video per vedere un'altra ricetta della colva

LA COLVA... AMORE DEDICATO  
Per far la "Colva", dolce prelibato,
occorre Amore e tempo dedicato;
con mandorle, noci e fine cioccolato
è per ogni bocca delizia del palato.

Con le migliori spezie, fatte per condire
dentro del vin cotto, è pronta per offrire
e il grano dei Defunti, gustato con sorriso,
manda Sante Anime, tutte in Paradiso.

È una tradizione che in pochi sanno far,
non è dolce che si può trovare al bar,
ma a condirlo ognuno l'ha imparato...
dalla madre o nonna...Amore dedicato
Nicola Ambrosino
 

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