Come si fa a fare gli auguri di buon compleanno ad un mito. Se questo poi è Mina.
Inutile scrivere una biografia, tantomeno la discografia. Citare tutto quello che ho raccolto negli anni del mio mito? Raccontare fatterelli di lei? No. Non mi piace. Pubblicare link? Fotografie? Mi sembra tutto superfluo. Dal momento che secondo me, la conoscono anche su marte, o in altre galassie. Dire quello che ha rappresentato per me la sua musica durante gli anni? E..dovrei raccontare fatterelli miei privati: e non mi piace neppure questo. Giusto per rendere l'idea posso riferire quello che hanno detto le mie figlie; cioè, di essere cresciute a base di "pappa di latte" e Mina; gli amanti di Lei sanno di che parlo. PAPPA DI LATTE è un album del 95, mia figlia più piccola, aveva 2 anni...ma già con la grande e me cantavamo, inneggiavamo in casa, tributi a Mina. In un viaggio di istruzione all'estero, nel 2009, la piccola (figlia, nata nel 93), uno degli insegnanti amante della buona musica si mette ad eseguire al pianoforte un brano di Mina, mia figlia lo segue...cantando, per fortuna ha anche una bella voce intonata, lui stupito dalla conoscenza precisa del testo e della musica; chiede: come mai sei cosi giovane e conosci benissimo questo brano? E mia figlia: sono cresciuta a "pappa di latte" e Mina!
Quindi che faccio?
Penso...ripenso...boh...
da una intervista del 1967 su un rotocalco "Bolero".
Titolo: Mina dice tutto di sè
La parola a...Mina
di V. Veliero
Una piccola stanzetta di pochi metri quadrati. Dentro ci si muove appena. Sulla porta un cartellino con la scritta "Mina". Sulla "i" una stella. Un divano letto, un divisorio a soffietto, due sedie, una soffice moquette per terra, una toilette con un grande specchio. Attaccata allo specchio, in alto, al centro, vistosa, la prima cosa che si nota, entrando, la fotografia senza cornice di un bimbo di quattro anni: il figlio. Gli sorridono gli occhi, due occhi grandi e chiari che guardano dappertutto. È il camerino di Mina, negli studi televisivi. Fuori nei corridoi è un viavai di gente indaffarata e numerosa. Orchestrali, macchinisti, tecnici, gente che in qualche modo "c'entra": tutti in forza a "Sabato sera". È qui, con qualche fortuna, che è possibile incontrare Mina. Altrimenti diventa un'impresa. È qui che ho raccolto questa, che piü di una confessione è una prova di stima e di simpatia. Eccola.
I miei segreti
Sono Mina. Non mi piace scrivere di me stessa. Non mi piace scrivere mai. Sono pigra, terribilmente pigra. E poi, cosa posso dirvi? Di me sapete tutto. Le cose piacevoli e di nessun conto, come le cose spiacevoli che avrei preferito tenere per me stessa. Non fraintendetemi. Non ho segreti. Meglio: qualcuno, forse, ce l'ho anch'io, ma non c'è nulla, nella mia vita di cui debba vergognarmi. Esiste, tuttavia, un limite oltre il quale la curiosità, non deve spingersi: il limite del pudore.
Il mio dolore
Vedete la cosa che mi addolora è la gente che pretende di costruire il mio ritratto psicologico, dopo avermi parlato soltanto pochi minuti. Com'è possibile, mi chiedo, dire di una persona che la si conosce sino in fondo, quando spesso non basta una vita intera per conoscere se stessi? Io non mi conosco. Non abbastanza, intendo dire. Di me, di cio' che sono veramente "dentro" al piu potrei tracciarvi un profilo soltanto approssimativo. Cosi', per non correre il rischio di sbagliare, preferisco tacere.
Il mio lavoro
Di altre cose che mi riguardano, invece, posso dirvi, e lo faccio volentieri. Il mio lavoro, per incominciare. Lavoro tanto, moltissimo, piü di quanto dovrei. C'è chi dice che non mi concedo un attimo di riposo, mai, al punto che qualche volta mi sento crollare, per avidità di denaro, perchè sono insaziabile. Non è vero. La verità è che il successo si paga anche in questo modo. Quando si è presi coinvolti nell'ingranaggio, uscirne è difficile, quasi impossibile. A quello non puoi dire di no perchè è un amico. All'altro dici di si perchè senti di dovergli della gratitudine ed io sento vivissimo il sentimento della gratitudine. A quell'altro ancora non sai dire di no perchè è gentile o ha saputo coglierti in un momento felice. Fatto è che non riesco ad avere mai, non dico una giornata, ma un pomeriggio tutto per me. Tuttavia, lavorare mi piace. Mi piace anche se mi stanca.
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e ci sarebbe ancora da scrivere su di lei, io preferisco ascoltarla, emozionarmi, gioire o lasciarmi trasportare malinconicamente per un ricordo svegliato da un suo brano |
Crescere
è : Sono
connessa alla Terra e all'Universo col Cuore, Amo essere Qui,
trovarmi Qui, quando Amo la Terra Amo la mia Bambina Interiore. Ecco:
io
sono nell'Abbondanza
d’Amore, Finanziaria
ed Economica. Cosi è! (n.d.r.)©
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aggiornamento del 24 marzo 2025
auguri @Mina
1968: DIECI ANNI DI MINA
SOGNO
Editrice Novissima
24 marzo 1968 (n 12)
Abbiamo chiesto a Mina:
che cosa le manca per essere felice?
di Paola Cucco
Mina è una cantante ammirata da tutti, ma è anche una donna sensisibile...una donna che la vita ha trasformato in una diva, lei vorrebbe essere solo una madre...non c'è stato bisogno di chiederle cosa le manca per essere felice? Si è rivelata da sè una donna che non ha mai tempo per se stessa, per i suoi problemi. Vorrebbe avere tanti figli, degli affetti sicuri, sentirsi libera...
Mina è molto bella, vestita semplicemente con un maglioncino a...
é facile parlare con Mina, si chiacchiera, si parla soprattutto del figlio (Massimiliano) (Jack, Giovanni, Tommaso). Mina è una mamma apprensiva...ha paura che il figlio si faccia male.
Allora di cosa parliamo? Di Augusto Martelli, per esempio.
"Con Augusto va bene". La risposta è un po' asciutta, Mina preferirebbe parlare d'altro.
E Corrado Pani? Siete ancora in contatto?
"Si. Oggi (4 marzo) è il suo compleanno: 32 anni. Ha sempre quel volto da bambino, lui non invecchia"
C'è un po' di tenerezza nella sua voce, si tira vicino Massimiliano, il quale vuole a tutti i costi aprire una bottiglia di champagne.
"Queste domande mi danno un senso di disagio, più che di fastidio. Sarebbe bello sfogarsi con qualcuno, parlarne, discuterne. Ma come si fa. Dobbiamo pesare sempre le parole, non ci si può fidare di nessuno. Tu credi di avere degli amici, poi scopri che sono pronti a pugnalarti alle spalle, a strapparti quell'ultimo etto di dignità che ti è rimasta appiccicata addosso. Non abbiamo una vita normale...a volte tutto mi piomba addosso di colpo..."
Questa è la gente invidiata, felice, ricca.
"E la paura che mi prende prima di ogni esibizione?...vorrei piantare tutto...ma non posso... ho dei doveri verso quella gente che spende magari 5000lire e un'ora del suo tempo...non posso lasciare che il pubblico se ne vada scontento...e poi Jack/Massimiliano stiamo poco tempo insieme... non mi posso neppure ammalare..."
I programmi per il futuro? "Sono 10 anni che canto, bisogna festeggiare in qualche modo. La Bussola mi ha lanciata, e io sono affezionata la locale. Quindi registrerò in diretta un 33 giri dalla Bussola". (Ne registrerà 3, per ora mia figlia Ornella ne ha recuperati 2, reliquie per me -LDL-). Chiedo a Mina se è vero che non vuole essere chiamata industriale del disco. "Infatti, al massimo sono un'artigiana...vorrei lanciare un paio di ragazzi ma mi interessa più il loro carattere, la loro personalità. E questa non è certo attività da industriale".
Cosa fa Mina quando non lavora? "La mamma, è la cosa che mi piace di più". E' pomeriggio inoltrato, dalle ampie finestre si vede il lago leggermente increspato, le cime delle montagne sono ancora innevate, ma c'è un'aria di primavera, gli alberi hanno le prime gemme...è ora di andare.
Mina è sempre con Massimiliano, si tengono per mano. Lei adesso ha l'aria indifesa. Fuori fa freddo, ma si sta bene...
Riassunto, ridotto e riadattato tratto dal libro raccolta di Fernando Fratarcangeli -Mina talk- ventanni di interviste 1959-1979
e come ho già scritto, le notizie che la riguardano sono infinite... per me conta ascoltarla...sarò scontata e banale ma non me ne importa...
ogni giorno è immancabile una "dose"... dopotutto sono #minatapersempre
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