Novembre, l'undicesimo mese dell'anno secondo il calendario gregoriano, il terzo e ultimo mese dell'autunno nell'emisfero boreale e della primavera nell'emisfero australe.
Conta 30 giorni e si colloca nella seconda metà di un anno civile.
PENSIERI A NOVEMBRE
Novembre invita alla riflessione sui grandi temi della vita, il suo senso profondo, la sua ricchezza e la sua precarietà, a valorizzare ogni sua stagione. Autunno compreso. Ci porta all'introspezione. Non per nulla è il mese in cui si ricordano con particolare intensità i defunti ed i santi. Mese di riflessione, non di tristezza.
Persino novembre può regalare delle belle giornate: il cielo diventa terso e limpido, mentre il sole si illumina - chiaro e freddo - la terra tanto da illuderci per un momento che sia tornata l'estate. Invece si tratta dell'estate di San Martino: estate che, secondo Pascoli, è un omaggio della natura a chi non c'è più.
2 NOVEMBRE
La vendemmia è appena finita,
le foglie cadono
ondeggianti sul lastricato.
La piazza alberata, avvolta
nel fumo denso profumato
delle castagne arrosto,
ospita i ricordi delle persone care.
Fa da bella mostra nelle vetrine,
come natura morta, la frutta martorana
ad annullar il triste giorno.
Così il 2 novembre è tradizione
della mia terra far doni ai bimbi
giochi, sapori...a ricordo dei cari estinti.
Giovanni Teresi - Marsala
NOVEMBRE
Gemmea l'aria, il sole così chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l'odorino amaro
senti nel cuore...
Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.
Silenzio, intorno: solo, alle ventate,
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile. È l'estate
fredda, dei morti.
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l'odorino amaro
senti nel cuore...
Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.
Silenzio, intorno: solo, alle ventate,
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile. È l'estate
fredda, dei morti.
Giovanni Pascoli
L'ATTESA
Così..., per inerzia, rotolo
lungo i pendii del mondo
qual pietra che lentamente
il rio leviga, trascina e consuma.
Dalle convenzioni imbrigliato
sul palcoscenico della vita
la mia parte recito bendato.
Attraverso come automa
i preziosi giorni che ho in dono,
degli eventi sto in passiva attesa.
Destati anima mia! Va'...!
I talenti dissotterra
corri incontro al fratello
cerca di alleviargli il fardello.
Scuotiti dalla cronica indolenza dell'Amore
non puoi far senza volgiti in alto verso la Luce
con umiltà, senza tracotanza
scoprirai che Qualcuno
l'insulsa attesa trasformerà
in gioiosa speranza.
Stefano Giannini - Sarsina (Fc)
Così..., per inerzia, rotolo
lungo i pendii del mondo
qual pietra che lentamente
il rio leviga, trascina e consuma.
Dalle convenzioni imbrigliato
sul palcoscenico della vita
la mia parte recito bendato.
Attraverso come automa
i preziosi giorni che ho in dono,
degli eventi sto in passiva attesa.
Destati anima mia! Va'...!
I talenti dissotterra
corri incontro al fratello
cerca di alleviargli il fardello.
Scuotiti dalla cronica indolenza dell'Amore
non puoi far senza volgiti in alto verso la Luce
con umiltà, senza tracotanza
scoprirai che Qualcuno
l'insulsa attesa trasformerà
in gioiosa speranza.
Stefano Giannini - Sarsina (Fc)
C'è tanta nebbia intorno,
mille ombre si aggirano,
la mente non intende,
gli occhi non sanno scernere.
All'udito giungono esili suoni di voci lontane,
un riso cupo e desolato
nasconde tanto spettro.
Stridono le musiche
nei cuori dei giovani
e il cardellino più non allieta
lo scricchiolio del carro.
Ora la civetta
s'invola tra le ombre
innanzi a colui
che teme le vie notturne
perché in pace non va.
mille ombre si aggirano,
la mente non intende,
gli occhi non sanno scernere.
All'udito giungono esili suoni di voci lontane,
un riso cupo e desolato
nasconde tanto spettro.
Stridono le musiche
nei cuori dei giovani
e il cardellino più non allieta
lo scricchiolio del carro.
Ora la civetta
s'invola tra le ombre
innanzi a colui
che teme le vie notturne
perché in pace non va.
Domenico Pace - Conversano (Ba)
Novembre richiama alla memoria i nostri cari defunti.
L'amore che ci lega a loro suscita ricordi e tengono vivo il legame tra cielo e terra.
In tua memoria
La solitudine insensata
mi fa morire,
abbraccio il mondo
e cresco nell'attualità
del divenire
per questa vita esacerbata.
Nel mio orizzonte
come se tutto
si presentasse in scaglie,
ma il cielo si era
tinto di rosa
nel mio sguardo
al di là del monte.
Comincio a intuire
che in quel boccale vuoto
ci devo mettere i crisantemi
in tua memoria.
Ernesto Papandrea - Gioiosa Jonica (Rc)
Novembre: mese dei morti, spesso negati. Nel mondo ci sono milioni di tombe abbandonate, sepolture che cadono a pezzi, sommerse dalla vegetazione e spesso dai rifiuti. Oltre al dolore della perdita di una persona cara, fa da sfondo la malinconia per la lontananza dalla terra natale.
Noi diventiamo ciò che siamo in quanto interagiamo con i nostri simili, scambiando esperienze, pensieri e sentimenti, quindi la costruzione della nostra personalità, più che da accidenti biologici, è il risultato delle relazioni sociali intrattenute, a cominiciare da quelle familiari. Eppure difficilmente includiamo nel nostro "prossimo" i defunti, anzi se qualcuno tocca l'argomento della morte durante una qualsiasi conversazione, rischia di provocare reazioni seccate, salvo poi ammettere che una delle patologie più comuni con cui dobbiamo fare i conti sono proprio le "fobie", le paure infondate, irrazionali che comunque ci danneggiano come se avessero una vera sostanza. Tra le fobie più frequenti c'è quella della morte (tanatofobia). Chissà è la conseguenza del fatto che non se ne debba parlare, e quindi senza affrontare il senso vero della nostra vita che, purtroppo, prevede una conclusione. Definitiva per chi crede, temporanea per chi segue una fede, un credo. Quando mettiamo in angolo remoto del nostro inconscio il pensiero della morte, vuoi per paura o altro motivo, ne provochiamo la prevaricazione involontariamente e l'autorizziamo (inconsciamente) a interferire e darci fastidio nelle maniere e modi più grotteschi e spesso sfocianti in vere patologie. Certamente non è che dobbiamo stare spesso o sempre nei cimiteri, ma nemmeno non andarci mai e non portarci nemmeno i bambini. Il culto dei morti serve più ai vivi che ai defunti.
CERCO TE
Tu ora abiti nella casa del Signore,
e dimori alla sua ombra.
Sei un angelo e ti posi sulla terra,
su tutto ciò che mi circonda
affinchè io ti ritrovi.
Si, io ti cerco nel sole che sorge ogni mattina
Cerco te, cerco te
nel miracolo di un fiore che sboccia
Cerco te sul volto di un bambino che nasce
Cerco te fra le onde di un mare in tempesta
Cerco te negli occhi impauriti di un gattino sperduto
Cerco te nella gente che soffre ancora
Cerco te nel vento che soffia
E sul mio volto si posa come una carezza.
Sempre viva ti ritrovo perchè tu fai parte di me per l'eternità.
Signore, il mio grazie non avrà mai fine,
per questo meravilgioso dono che mi hai fatto.
Sento la tua presenza viva.
Vittorio Bianco - Bisceglie (Ba)
contatti
Ricchezza
finanziaria è
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Sono
connessa alla Terra e all'Universo col Cuore, Amo essere Qui,
trovarmi Qui.
Amo la mia Bambina Interiore. Amo la Terra.
Ecco:
io
sono nell'Abbondanza
d’Amore, Finanziaria
ed Economica. Cosi è! (n.d.r.)©








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