Le Mie Invenzioni - L'Autobiografia di un Genio: Nikola Tesla

Le Mie Invenzioni - L'Autobiografia di un Genio: Nikola Tesla


Parlare di Nikola Tesla, direi proprio una bella impresa...o scoperta...o invenzione?
C'è una strada da cui passo spesso, dove è esposta in una enorme teca, credo in plexiglass, una automobile e sopra c'è un grande cartellone con su scritto Tesla, solo Tesla. A me è bastato, bastato per capire e condividere l'attenzione all'ambiente. Perchè credo che il pensiero profondo di un uomo come Nikola Tesla fosse la salvaguardia dell'ambiente e del futuro del nostro pianeta. Spesso e non molti ingegneri sono così attenti alla Natura, tanto da dedicare la loro sapienza scientifica a questo argomento, se non per mero interesse economico prima di tutto. Invece questo grande uomo prima e scienziato poi ha messo nella sua vita, come priorità, l'altruismo. Perchè, secondo me, si tratta di questo. Ed in effetti se si utilizzassero cosi le risorse di ognuno, il mondo andrebbe certamente meglio e la ricchezza ed il benessere potrebbe essere di e per tutti. La moderna fisica gli deve tantissimo. Certamente la sua mente brillante lo ha reso un grande precursore, e come tutti quelli cosi brillanti spesso sono poco compresi. Le sue scoperte sono sempre state all'insegna del miglioramento della qualità della vita umana, pensando alla salvaguardia del pianeta Terra. Soprannominato "il domatore di elettroni" bistrattato e poco remunerato oggi starà sorridendo della poca fiducia nella sua intelligente lungimiranza. Sicuramente la sua fervente immaginazione gli ha permesso di spingersi a credere di poter dimostrare le sue teorie, che poi sono diventate fatti dimostrabili e dimostrati. Una bella beffa per chi non credeva in lui. Oggi se fosse qui avrebbe tutti i diritti di prendersi gioco di quelli che lo hanno ostacolato. Infatti attualmente non si contano i siti web, i video, gli articoli a lui dedicati. Dovremmo tutti quanti ringraziare quest'uomo che con abnegazione e fiducia nelle sue teorie ha portato avanti i suoi pensieri...la sua immaginazione. Aveva previsto persino la comunicazione telefonica. Che grande! 
 
  
 
 Da una sua intervista:"Quando la telefonia senza fili verrà perfettamente applicata, l'intera Terra si trasformerà in un enorme cervello comunicante, quale di fatto è, e tutte le cose saranno parte di un intero reale e pulsante. Saremo in grado di comunicare l'uno con l'altro in modo istantaneo, indipendentemente dalla distanza. Non solo, ma attraverso la televisione e la telefonia riusciremo a vederci e sentirci esattamente come se ci trovassimo faccia a faccia, anche se lontani migliaia di chilometri; e gli strumenti che ci permetteranno di fare ciò saranno incredibilmente semplici, in confronto al telefono che usiamo ora. Un uomo sarà capace di tenerli nel taschino del gilet".  
Se non è immaginazione intelligente e lungimirante questa?
Sono personalmente grata a questo grande uomo, ingegnere, scopritore, inventore.
Ci sarebbe da ricordarselo quando qualcuno per parlare e vedersi con una persona cara che si trova all'altro capo del mondo, con un clic, può salutarsi in tempo reale. Questo libro è una parte di dimostrante gratitudine.
Grazie sig. Tesla.







Crescere è : Sono connessa alla Terra e all'Universo col Cuore, Amo essere Qui, trovarmi Qui, quando Amo la Terra Amo la mia Bambina Interiore. Ecco: io sono nell'Abbondanza d’Amore, Finanziaria ed Economica. Cosi è! (n.d.r.)©




Tradizioni italiche: La Colva

C'era una volta la tradizione di consumare cibi con alimenti tipici della stagione. 
C'era una volta la tradizione di farsi raccontare le storie dai nonni.
C'era una volta un po' di lentezza che ci permetteva di assaporare e gustare meglio non solo le pietanze ma anche i momenti di vita.
C'era una volta la calza dei morti che si preparava di nascosto dai bambini per poi fargliela trovare la mattina del giorno dei morti, come premio dai cari defunti per essere stati bravi; i quali non si erano dimenticati di noi e noi di loro. Inoltre il segno del loro passaggio. Anche se, sotto sotto nessuno ci credeva, neppure io da bambina; però comunque un regalo è sempre un piacere, e poi... perchè rovinare la leggenda?
C'era una volta La Colva, oggi sostituita da Dolcetto o scherzetto? anche in Puglia. E benché chi scrive si diverte pure con Halloween, Jack O'Lantern etc. Le tradizioni delle proprie radici servono ad aprirsi meglio al resto del mondo, con la consapevolezza di chi apprezza i sani sapori e principi. 
Pertanto signori miei ecco: 
La Colva, il dolce tipico della cultura popolare di Ognissanti e soprattutto alle radici biscegliesi e di diverse zone della Puglia.


Dolce della tradizione culinaria biscegliese, tipica del giorno dei morti. La Colva e' un dolce, che fa parte della tradizione Biscegliese, viene degustato il 2 Novembre, per la commemorazione dei defunti. Ma anche per tutto il mese di novembre essendo composta con i frutti tipici della stagione autunnale. La tradizione vuole che per ogni chicco di grano mangiato, viene liberata un' anima, aiutandola nel cammino dal Purgatorio al Paradiso.


Certamente la maggior parte dei Biscegliesi conosce la tradizione antichissima cristiana celata in questo "magico" piatto gustato nel mese di Novembre, mese dei defunti:  -ogni chicco di grano mangiato simboleggia una preghiera rivolta alla salvezza delle anime del Purgatorio-.
In realtà questo dolce ha origini ben più antiche e sicuramente pagane. Richiama molto, infatti, la Kòlluba (colliva) greca; piatto che non mancava mai nei banchetti in onore dei propri defunti.
La leggenda ellenica narra inoltre che questa pietanza venisse offerta a Dioniso ed Ermes come rito propiziatorio.
La colva racchiude in ogni suo singolo ingrediente un significato:
il chicco di grano che germogliando una volta messo sottoterra rappresenta la rinascita; il vincotto che richiama il vino versato dagli Etruschi sulle tombe dei propri cari ed infine e non ultimo la melagrana che è il simbolo della vita... e quindi dell'Abbondanza

Ingredienti per 6 persone
  • 400 gr di grano da cuocere
  • 120 gr di gherigli di noci
  • 120 gr di mandorle
  • 1/2 grappolo di uva bianca
  • 1 melagrana
  • cioccolato fondente a piacere
  • 1-2 cucchiani di cacao amaro
  • "vincotto"  a piacere (ovviamente di uva)

Il procedimento: mescolare il grano cotto a chicchi di melograna, mandorle e gherigli di noci appena tostati e sminuzzati, chicchi d'uva snocciolati, pezzetti di cioccolato fondente, una spolverata di cacao amaro, vincotto (uva) per amalgamare gli ingredienti (a piacere).
Un suggerimento: mangiarla in un paio di giorni e tenerla in un luogo fresco per evitare che il grano si indurisca.
Ps: ci sono anche altre variazioni, questa mi ricorda quella di mia nonna.


Simbologia e significato:
le mandorle = le ossa nude
la melagrana = il ritorno del corpo sulla terra
l'uva passa = la morte è un passaggio ad un'altra dimensione, è piü dolce pensarla cosi 
il grano = la resurrezione


 Noi che... Un'antica credenza popolare: Ogni chicco di grano mangiato rappresenta l'anima di un defunto salvato dal Purgatorio.

Curiosità: in Grecia durante le cerimonie funebri 
 viene preparato un dolce  simile
SI usa anche nella tradizione ortodossa, però viene messo il cioccolato, ed è chiamato coliva/κόλυβα.

🍇🍇🍇Il vincotto era prodotto sin dai tempi degli antichi Romani; essi usavano bollire il mosto d'uva per conservarlo in modo da poterlo meglio trasportare. I Romani usavano il vincotto come ingrediente per arricchire carni ed altri piatti e nelle torte come edulcorante; prima che venisse introdotto l'uso dello zucchero di canna veniva anche mischiato al miele. Usavano il vincotto anche diluito con acqua come una dolce bibita energetica, o come un "vino" romano fortemente inebriante. A seconda del modo di produzione ed il grado di riduzione lo chiamavano "defrutum possum" o "caroleum". Nel corso dei secoli, il vincotto si è sviluppato in differenti versioni di maggiore qualità e raffinatezza culinaria. E' essenzialmente il mosto di uve rosse portato a bollore; la preparazione richiede molte ore finché il mosto non si riduce del tutto e diventa denso. La sua consistenza è pregiata e fondamentale per addensare impasti disomogenei come quello della colva.


NB: la ricetta è tratta da un vecchio biglietto della nonna, le curiosità e altro da una ricerca territorio pugliese e web

Antiche tradizioni
In alcune case, vi è ancora l'usanza di lasciare la tavola imbandita la sera del primo novembre, prima di andare a coricarsi, acqua e vino (io ci aggiungo delle noci), che per la tradizione sono necessari ai defunti che possono dissetarsi nel loro lungo viaggio; sui balconi, poi, in molti lasciano un lumino votivo per ricordare la vittoria del bene contro il male, della vita contro la morte; ulteriormente diffusa è la consuetudine di commemorare i propri cari che non ci sono più con lumini posizionati al cospetto dei loro ritratti.

Storie d'altri tempi?! Forse! 
Io le definirei espressioni/testimonianze, della cultura e tradizioni italiche delle terre pugliesi.



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guarda il video per vedere un'altra ricetta della colva

LA COLVA: AMORE DEDICATO  
Per far la "Colva", dolce prelibato,
occorre Amore e tempo dedicato;
con mandorle, noci e fine cioccolato
è per ogni bocca delizia del palato.

Con le migliori spezie, fatte per condire
dentro del vin cotto, è pronta per offrire
e il grano dei Defunti, gustato con sorriso,
manda Sante Anime, tutte in Paradiso.

È una tradizione che in pochi sanno far,
non è dolce che si può trovare al bar,
ma a condirlo ognuno l'ha imparato...
dalla madre o nonna...Amore dedicato
Nicola Ambrosino
scrittore e poeta biscegliese 
 
 
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Rescue Remedy/Fiori di Bach: Le proprietà

Fiori di Bach
La cura dei fiori di Bach nasce intorno al 1930, grazie alle intuizioni e alle ricerche del medico inglese Edward Bach che elaborò i 38 rimedi floreali alla base del metodo che prende il suo nome. Questa terapia "dolce", all'origine della moderna FLoriterapia, si basa sul presupposto secondo cui la malattia ha origine da stati d'animo negativi che minano l'equilibrio e il benssere dell'organismo. Ne deriva che debba essere l'uomo o la donna, nella sua complessità, a venire curata e non la patologia. Lo scopo fondamentale della terapia con i Fiori di Bach è di ricostruire l'armonia con se stessi
 
Consapevolezza e riequilibrio emozionale
Il Rescue Remedy è preparato da 5 fori: Clematis, Cherry Plum, Impatiens, Rock Rose, Star of Bethelehem.
Essenziale: situazioni di emergenza.
Edward Bach mise a punto il Rescue Remedy (Rimedio di Emergenza) nel 1934, utilizzando come mezzo di pronto soccorso terapeutico in tutte le condizioni di emergenza: trauma fisico e psichico, lutti, distacchi, perdite, abbandoni, esami o prove da sostenere, o subito dopo il parto. Inizialmente usó la combinazione di Clematis, Impatiens e Rock Rose. Successivamente aggiunse anche Cherry Plum e Star of Bethelehem.
Il Rescue Remedy puó essere utilizzato anche per via topica, imbevendo una garza con acqua in cui si sono diluite 4 gocce di Rescue Remedy o per risciacqui (afta, gengiviti, stomatiti, estrazioni dentarie o cure odontoiatriche).
Questo preparato è disponibile anche sotto forma di pomata, da applicare con un lieve massaggio in caso di ferite, ematomi, punture di insetto, graffi, distorsioni, bruciature, traumi.

   

 *ndr: ho usato Rescue Remedy per superare la paura di volare in aereo. Efficace e veloce. Ora porto sempre (non piú in aereo) con me una boccetta di Rescue Remedy 

I Fiori di Bach
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Rescue Remedy viene utilizzato anche per la cura delle piante e in particolare quando la pianta è stata trapiantata o rinvasata o spostata. Se la pianta soffre  perchè non è stata irrorata o se ha subito uno stress termico (calore eccessivo o acqua troppo fredda). Si aggiungono 4 gocce di Rescue Remedy all'acqua dell'annaffiatoio.
 
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Macrolibrarsi.it presenta il libro: La Scienza dell'Invisibile di Massimo Citro e Masaru Emoto
 
Nella cura degli animali Rescue Remedy è impiegato quando l'animale ha subito un trauma, zoppica, si è danneggiato un'ala oppure se è impaurito per uno spavento. È utile, inoltre, dopo il parto e dopo un intervento chirurgico. Si aggiungono 4 gocce su una zolletta di zucchero oppure nel cibo o nell'acqua da bere. 

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Con Rescue Remedy,  addio all'ansia e allo stress!
Quando si è troppo sotto pressione è facile sentirsi vittime dell'agitazione e dell'ansia, ma con il rimedio floreale giusto recuperi le forze e riparti con una nuova energia!
Rescue Remedy l'approfondimento da Riza.it

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Fiori di Bach
Fiori di Bach
Rimedi, patologie, tecniche di preparazione e assunzione
Edward Bach, Judy Howard, John Ramsell

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font: riza.it e Fiori di Bach B.Brigo


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Consigli pratici per il tuo albero di Natale...

Le festività più attese dell’anno non sarebbero così magiche senza il protagonista assoluto della casa: l’albero di Natale. È lui a regalare calore, luce e atmosfera, a far tornare tutti un po’ bambini, mentre lo si addobba insieme tra risate e profumo di dolci.

Oggi puoi scegliere tra una vasta gamma di alberi di Natale artificiali, perfetti per ogni esigenza di gusto, spazio e praticità. Se ami l’effetto realistico e vuoi un risultato duraturo nel tempo, l’albero artificiale è la soluzione ideale: mantiene intatta la sua bellezza anno dopo anno, senza rinunce alla magia natalizia.

Albero di Natale artificiale: ecco tutti i vantaggi

Perché scegliere un albero finto invece di uno vero?
L’albero naturale ha il suo fascino — soprattutto per il profumo — ma richiede cure continue e, una volta seccato, va smaltito. Quello artificiale, invece, è più economico, pratico e riutilizzabile. È facile da montare, da riporre e disponibile in mille varianti di forma e colore.

Il colore giusto per te

Verde classico – Perfetto per chi ama la tradizione. Le sfumature, dal verde chiaro al verde bosco, permettono di sbizzarrirti con gli addobbi e creare l’albero che più ti rappresenta.

Bianco effetto neve o fioccato – Ideale per un tocco elegante e luminoso. Questi alberi innevati sono già scenografici anche senza troppe decorazioni.

Semi addobbati – Con pigne, agrifogli e bacche colorate, sono pronti in pochi minuti: ti basteranno solo le luci per completare la magia.

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PVC o Polietilene (PE)?

Il materiale fa la differenza.
Gli alberi in PVC sono economici e resistenti, ma dall’aspetto meno realistico.
Quelli in polietilene (PE), invece, offrono l’effetto “real feel”: rami tridimensionali e aghi che sembrano veri. Esistono anche versioni miste, con rami esterni in PE e interni in PVC, per un perfetto equilibrio tra realismo e convenienza.

Folto è più bello!

Un albero ricco di rami appare più armonioso e realistico. Controlla sempre il numero di punte: maggiore è il numero, più l’albero sarà folto.
Suggerimento: scegli alberi con almeno 20 punte per centimetro d’altezza per un effetto pieno e naturale.

📏Le dimensioni contano!😂

Prima di acquistare, misura bene lo spazio a disposizione.
Lascia almeno 50 cm tra la punta e il soffitto e assicurati che l’albero non intralci il passaggio (per qualsiasi situazione: pulizie, bambini , emergenze).

Per spazi piccoli, opta per un mini o medium tree, più snello e facile da gestire: perfetto per ingressi, corridoi o angoli stretti.

🪵 La base: nascosta o in mostra?

Alcuni alberi hanno i rami che arrivano fino a terra, altri lasciano visibile la base.
Nel primo caso, l’effetto è scenografico; nel secondo, puoi divertirti a coprire il piedistallo con tessuti, carta colorata o neve artificiale, creando un angolo decorativo dove disporre i regali.

Il montaggio dell'albero di Natale

Gli alberi con innesto a baionetta offrono un effetto realistico ma richiedono più tempo per l’apertura dei rami.
Quelli con rami a ombrello si montano in pochi minuti e sono perfetti se vuoi praticità. Esistono anche versioni auto-montanti, che si aprono da sole una volta estratte dalla scatola.

Come addobbare l'albero di Natale
 

💡 Le luci di Natale: l’anima dell’albero

Le luci sono il cuore dell’atmosfera natalizia. Scegli il tono che preferisci — caldo per un effetto accogliente, freddo o multicolor per uno stile moderno — e abbina il filo al colore dei rami.

Ecco qualche riferimento utile:
  • Alberi fino a 120 cm → 180 LED (7,5 m)
  • Alberi di 150 cm → 300 LED (12,5 m)
  • Alberi di 180 cm → 300–1000 LED (18–20 m)
  • Alberi oltre 200 cm → 20–34 m di luci
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Le luci LED sono la scelta migliore: durano di più, non scaldano e consumano pochissimo.
 

Gli addobbi🎀


Gli addobbi natalizi per l’albero sono infiniti e variegati. Ecco alcuni consigli per un risultato armonioso:

Disposizione: Appendi gli addobbi in modo casuale, evitando linee rette orizzontali o verticali.
  • Dimensioni: Distribuisci gli addobbi di diverse dimensioni su tutta l'altezza dell'albero, senza seguire una regola rigida. Naturalmente non esistono regole, ma l'ideale sarebbe mantenere un certo equilibrio (Sui rami più alti o alberi piccoli, lascia spazio alla leggerezza: evita addobbi troppo grandi e lascia che l’albero respiri magia)🎄
  • Profondità: Colloca gli addobbi su tutta la lunghezza dei rami, non solo sulla punta, per sfruttare la profondità dell'albero.
  • Colori: Scegli i colori che preferisci, ma cerca di mantenere uno stile coerente. Io adoro il classico rosso e oro, con un leggero tocco di bianco e argento.
  • Mix di ornamenti: Combina palline con altri ornamenti come renne, fiocchi e fiori, ma senza esagerare.
  • Puntale: Per fissare il puntale in cima, usa una canna di plastica o un filo da elettricista per mantenerlo dritto.

Che sia grande o piccolo, realistico o innevato, l’importante è che il tuo albero di Natale rifletta la tua personalità e diffonda calore in ogni angolo di casa.
E ora tocca a te: come sarà il tuo albero quest’anno? 🎄


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